La ribellione giovanile firmata chiodo
La giacca in pelle nell’accezione moderna nasce nel 1928 a New York City dal genio dell’artigiano Irving Schott che, per soddisfare le richieste di un centauro, rivisita i bomber in pelle indossati dagli aviatori nel corso della Prima Guerra Mondiale.
Essendo appassionato di motociclismo, Schott conosce le esigenze del suo cliente e pertanto aggiunge una cerniera anteriore asimmetrica (leggermente spostata verso un lato) in metallo in sostituzione dei bottoni e degli alamari usati precedentemente, una pattina antivento e antipioggia sotto la suddetta zip per isolare alla perfezione il rider dal freddo e dall’acqua, rende possibile fissare le punte dei rever, che sono sovrapponibili, con bottoni automatici affinché non si muovano troppo, aggiunge dei soffietti dietro le spalle per permettere una maggiore libertà di movimento e taglia la lunghezza del capo all’altezza del punto vita per adattarla alla posizione assunta dal biker guidando il suo bolide.
Oltre alle modifiche strutturali, si concentra anche sul design rivoluzionandolo tramite l’aggiunta di molte cerniere visibili, di tanti taschini, di parecchie fibbie, di una cintura per stringere il capo in vita e delle epaulettes (talvolta decorate con una singola stella) per richiamare le origini militari dell’indumento.
In questo modo Schott rivoluziona la flying jacket precedente rendendola un capo iconico e a questa sua creazione attribuisce il nome del suo sigaro cubano preferito, ossia Perfecto.
Negli anni ’50 la giacca in pelle diviene uno dei capi d’abbigliamento più desiderati dai giovani, grazie al ritorno in voga della sottocultura dei biker, per i quali è nata, in aggiunta al suo vigore e alla sua resistenza che la rendono adatta a proteggersi dal vento, dal freddo e dalla pioggia.
Proprio ispirandosi al look selvaggio dei motociclisti, Hollywood la consacra come capo must have nel film del 1953 “Il selvaggio” con per protagonista Johnny Strabler, interpretato da Marlon Brando, che è il boss della “Banda dei Ribelli Motociclisti” e che indossa uno Schott Perfecto 618 modificato con l’aggiunta del proprio nome, Johnny, ricamato sul petto e con lo stemma di un teschio con dei pistoni incrociati raffigurato sulla schiena.
Poi, a rinforzare la diffusione del chiodo, nel 1955 è la volta di “Gioventù bruciata” con il suo personaggio principale Jim Stark, impersonato da James Dean, che lo sfoggia abbinato a dei blue jeans e a una t-shirt bianca.
È cercando di emulare i divi del cinema che i ragazzi di questo decennio indossano la giacca in pelle come simbolo del loro bisogno di libertà, di ribellione e di protesta in perfetto accordo con lo stile rock ‘n’ roll dilagante.
Viene proposta nella sua accezione più classica, ossia nera (solo negli anni ’70 si colorerà) con la cerniera sul davanti, e viene abbinata a magliette, pantaloni in denim Levi’s 501 e stivali in pelle Frye o Walker.
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